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Msg: 14 del 28/11/2008 13:08
83 di 115
***FAN UNO DI NOI............ALTRO CHE ternano!!!!***
......è vero che l'amore è cieco........ma stò giro se n'è proprio passato però!!!!!
......è vero che l'amore è cieco........ma stò giro se n'è proprio passato però!!!!!
Msg: 13 del 28/11/2008 12:53
2 di 2
da te no , non me lo sarei MAI aspettato!!!! ESCI DA QUESTO CORPO ED ENTRA IN .... PAKAL !!
no all'edicola di Gurio Dendado !
no all'edicola di Gurio Dendado !
Msg: 12 del 27/11/2008 11:07
39 di 57
Firmiamo tutti la lettera-appello per salvare FAN75 da una pericolosa migrazione.
Fan 2015
Siamo nell’anno 2015 e la società che conoscevamo fino a pochi anni prima è radicalmente trasformata. I
flussi migratori si sono da tempo invertiti e moltitudini di uomini e donne in cerca di condizioni migliori si
vanno spostando ora da quelli che una volta erano i “Paesi Sviluppati” verso nuove aree come l’est asiatico
o il sud america in cui è ancora (forse) possibile un futuro.
Anche il “microcosmo” umbro conosce dei nuovi percorsi umani, mai praticati, in cui la ricerca della felicità
compie il tragitto NORD-SUD, difficile e ricco di incognite.
Fu così anche per Fan 75 che abbandonò le terre una volta etrusche e poi del cioccolato, per approdare
in quelle lande tra i Sabini e i Piceni oggi note solo per la produzione di acciaio.
Oggi quel ragazzo dal grande cuore biancorosso, brillante, e la cui edicola era diventata un punto di
ritrovo per tutti, connvive con la sua signora in quel di Sangemini, ma soprattutto con quella malinconia di
Perugia e del Perugia che lo accompagna in ogni momento.
Come tutte le mattine in cui deve addentare quel pastone scuro solidificato del panpepato, ripensando con
tristezza al rosa soffice della ciaramiqla…o come quando nella sua nuova edicola di via Gurio Dendado e gli
viene chiesto in continuazione e con un insopportabile tono cupo “Lu messaggeru”, a lui, abituato alla
voce stridula e quasi nasale del perugino che reclamava la sua Nazzioone..
E che dire delle domeniche dai suoceri a consumare la sua dose (che aumenta poi esponenzialmente co gli
anni) di Picchiarelli e Ciriole all'aju oju e pommodoru…ah..cazzo…quant’era bona la pasta al forno e l
polletto arosto de la domenica..e gli gnocchi…pu noi a Casanove ce facemme anche la sagra…e qui il cuore
quasi spezza…LA SAGRA.. la nostra sagra che oggi è diventata la loro sagra, perché tu..tu no..tu adesso
magni i cirielli…
Ma la certificazione del dramma umano che è propria di ogni migrante, cioè la perdita progressiva del
proprio patrimonio identitario, fu quella volta in cui con i nipotini e cuginetti della moglie, vestiti de tutto
punto con la maglia rossoverde, tè toccò saltellare insieme a loro “chi non zalda beruggino è….”
Questa storia può continuare o interrompersi…
DIPENDE SOLO DA TE.
Gli amici del Muro
Anche Marcoroma e Marcoromessa si stringono al dolore del muro
SOLIDARIETA' ROMANA
Fan 2015
Siamo nell’anno 2015 e la società che conoscevamo fino a pochi anni prima è radicalmente trasformata. I
flussi migratori si sono da tempo invertiti e moltitudini di uomini e donne in cerca di condizioni migliori si
vanno spostando ora da quelli che una volta erano i “Paesi Sviluppati” verso nuove aree come l’est asiatico
o il sud america in cui è ancora (forse) possibile un futuro.
Anche il “microcosmo” umbro conosce dei nuovi percorsi umani, mai praticati, in cui la ricerca della felicità
compie il tragitto NORD-SUD, difficile e ricco di incognite.
Fu così anche per Fan 75 che abbandonò le terre una volta etrusche e poi del cioccolato, per approdare
in quelle lande tra i Sabini e i Piceni oggi note solo per la produzione di acciaio.
Oggi quel ragazzo dal grande cuore biancorosso, brillante, e la cui edicola era diventata un punto di
ritrovo per tutti, connvive con la sua signora in quel di Sangemini, ma soprattutto con quella malinconia di
Perugia e del Perugia che lo accompagna in ogni momento.
Come tutte le mattine in cui deve addentare quel pastone scuro solidificato del panpepato, ripensando con
tristezza al rosa soffice della ciaramiqla…o come quando nella sua nuova edicola di via Gurio Dendado e gli
viene chiesto in continuazione e con un insopportabile tono cupo “Lu messaggeru”, a lui, abituato alla
voce stridula e quasi nasale del perugino che reclamava la sua Nazzioone..
E che dire delle domeniche dai suoceri a consumare la sua dose (che aumenta poi esponenzialmente co gli
anni) di Picchiarelli e Ciriole all'aju oju e pommodoru…ah..cazzo…quant’era bona la pasta al forno e l
polletto arosto de la domenica..e gli gnocchi…pu noi a Casanove ce facemme anche la sagra…e qui il cuore
quasi spezza…LA SAGRA.. la nostra sagra che oggi è diventata la loro sagra, perché tu..tu no..tu adesso
magni i cirielli…
Ma la certificazione del dramma umano che è propria di ogni migrante, cioè la perdita progressiva del
proprio patrimonio identitario, fu quella volta in cui con i nipotini e cuginetti della moglie, vestiti de tutto
punto con la maglia rossoverde, tè toccò saltellare insieme a loro “chi non zalda beruggino è….”
Questa storia può continuare o interrompersi…
DIPENDE SOLO DA TE.
Gli amici del Muro
Anche Marcoroma e Marcoromessa si stringono al dolore del muro
SOLIDARIETA' ROMANA
Msg: 11 del 27/11/2008 01:33
25 di 27
Prima di compiere l´insano gesto, caro amico FAN, guardati allo specchio e ripeti 100 volte
Solo Grifo, Picchia e Panpepato...
e vedi se ti ci ritrovi...
Non ci lasciare FAN!!!!!!
Solo Grifo, Picchia e Panpepato...
e vedi se ti ci ritrovi...
Non ci lasciare FAN!!!!!!
Msg: 10 del 25/11/2008 09:18
37 di 118
OH MA SE FAN NN VOLESSE ESSERE SALVATO...
E JE PIACESSE MANGIA' L PAN PEPATO????
MEDITATE GENTE MEDITATE
E JE PIACESSE MANGIA' L PAN PEPATO????
MEDITATE GENTE MEDITATE
Saint Just
di Curva Nord
Msg: 9 del 24/11/2008 19:22
40 di 48
Fan non mollare!!!
Msg: 8 del 24/11/2008 18:23
51 di 53
Io c'avrei n'ereditiera si voi! Nun è un granché ma almeno nun è dernana! Fan me sè calato........
Dua se firma?
Dua se firma?
Msg: 7 del 24/11/2008 14:42
Post sul forum:
549 di 1448
ma la volemo chiude sta discussione????? |
Msg: 6 del 24/11/2008 14:11
Post sul forum:
139 di 221
ma la volemo chiude sta discussione?????
Msg: 5 del 24/11/2008 13:33
Post sul forum:
548 di 1448
trovamoje n'altra frega !
de perugia no, perchè ormai è abituato a na certa "libertà"
diciamo più o meno a todi, città di castello, gubbio ...
chi conosce qualche giovane ereditiera da quelle parti ?
de perugia no, perchè ormai è abituato a na certa "libertà"
diciamo più o meno a todi, città di castello, gubbio ...
chi conosce qualche giovane ereditiera da quelle parti ?
Msg: 4 del 24/11/2008 13:23
26 di 42
Un futuro più nero non me lo potrei immaginare ...
Msg: 3 del 24/11/2008 13:13
24 di 83
Firmiamo tutti la lettera-appello per salvare FAN75 da una pericolosa migrazione. Fan 2015 Siamo nell’anno 2015 e la società che conoscevamo fino a pochi anni prima è radicalmente trasformata. I flussi migratori si sono da tempo invertiti e moltitudini di uomini e donne in cerca di condizioni migliori si vanno spostando ora da quelli che una volta erano i “Paesi Sviluppati” verso nuove aree come l’est asiatico o il sud america in cui è ancora (forse) possibile un futuro. Anche il “microcosmo” umbro conosce dei nuovi percorsi umani, mai praticati, in cui la ricerca della felicità compie il tragitto NORD-SUD, difficile e ricco di incognite. Fu così anche per Fan 75 che abbandonò le terre una volta etrusche e poi del cioccolato, per approdare in quelle lande tra i Sabini e i Piceni oggi note solo per la produzione di acciaio. Oggi quel ragazzo dal grande cuore biancorosso, brillante, e la cui edicola era diventata un punto di ritrovo per tutti, connvive con la sua signora in quel di Sangemini, ma soprattutto con quella malinconia di Perugia e del Perugia che lo accompagna in ogni momento. Come tutte le mattine in cui deve addentare quel pastone scuro solidificato del panpepato, ripensando con tristezza al rosa soffice della ciaramiqla…o come quando nella sua nuova edicola di via Gurio Dendado e gli viene chiesto in continuazione e con un insopportabile tono cupo “Lu messaggeru”, a lui, abituato alla voce stridula e quasi nasale del perugino che reclamava la sua Nazzioone.. E che dire delle domeniche dai suoceri a consumare la sua dose (che aumenta poi esponenzialmente co gli anni) di Picchiarelli e Ciriole all'aju oju e pommodoru…ah..cazzo…quant’era bona la pasta al forno e l polletto arosto de la domenica..e gli gnocchi…pu noi a Casanove ce facemme anche la sagra…e qui il cuore quasi spezza…LA SAGRA.. la nostra sagra che oggi è diventata la loro sagra, perché tu..tu no..tu adesso magni i cirielli… Ma la certificazione del dramma umano che è propria di ogni migrante, cioè la perdita progressiva del proprio patrimonio identitario, fu quella volta in cui con i nipotini e cuginetti della moglie, vestiti de tutto punto con la maglia rossoverde, tè toccò saltellare insieme a loro “chi non zalda beruggino è….” Questa storia può continuare o interrompersi… DIPENDE SOLO DA TE. Gli amici del Muro |
Msg: 2 del 24/11/2008 13:04
Post sul forum:
138 di 221
me stò a toccà le palle...
sè n'amico
Msg: 1 del 24/11/2008 13:01
Post sul forum:
45 di 140
Firmiamo tutti la lettera-appello per salvare FAN75 da una pericolosa migrazione.
Fan 2015
Siamo nell’anno 2015 e la società che conoscevamo fino a pochi anni prima è radicalmente trasformata. I
flussi migratori si sono da tempo invertiti e moltitudini di uomini e donne in cerca di condizioni migliori si
vanno spostando ora da quelli che una volta erano i “Paesi Sviluppati” verso nuove aree come l’est asiatico
o il sud america in cui è ancora (forse) possibile un futuro.
Anche il “microcosmo” umbro conosce dei nuovi percorsi umani, mai praticati, in cui la ricerca della felicità
compie il tragitto NORD-SUD, difficile e ricco di incognite.
Fu così anche per Fan 75 che abbandonò le terre una volta etrusche e poi del cioccolato, per approdare
in quelle lande tra i Sabini e i Piceni oggi note solo per la produzione di acciaio.
Oggi quel ragazzo dal grande cuore biancorosso, brillante, e la cui edicola era diventata un punto di
ritrovo per tutti, connvive con la sua signora in quel di Sangemini, ma soprattutto con quella malinconia di
Perugia e del Perugia che lo accompagna in ogni momento.
Come tutte le mattine in cui deve addentare quel pastone scuro solidificato del panpepato, ripensando con
tristezza al rosa soffice della ciaramiqla…o come quando nella sua nuova edicola di via Gurio Dendado e gli
viene chiesto in continuazione e con un insopportabile tono cupo “Lu messaggeru”, a lui, abituato alla
voce stridula e quasi nasale del perugino che reclamava la sua Nazzioone..
E che dire delle domeniche dai suoceri a consumare la sua dose (che aumenta poi esponenzialmente co gli
anni) di Picchiarelli e Ciriole all'aju oju e pommodoru…ah..cazzo…quant’era bona la pasta al forno e l
polletto arosto de la domenica..e gli gnocchi…pu noi a Casanove ce facemme anche la sagra…e qui il cuore
quasi spezza…LA SAGRA.. la nostra sagra che oggi è diventata la loro sagra, perché tu..tu no..tu adesso
magni i cirielli…
Ma la certificazione del dramma umano che è propria di ogni migrante, cioè la perdita progressiva del
proprio patrimonio identitario, fu quella volta in cui con i nipotini e cuginetti della moglie, vestiti de tutto
punto con la maglia rossoverde, tè toccò saltellare insieme a loro “chi non zalda beruggino è….”
Questa storia può continuare o interrompersi…
DIPENDE SOLO DA TE.
Gli amici del Muro
Fan 2015
Siamo nell’anno 2015 e la società che conoscevamo fino a pochi anni prima è radicalmente trasformata. I
flussi migratori si sono da tempo invertiti e moltitudini di uomini e donne in cerca di condizioni migliori si
vanno spostando ora da quelli che una volta erano i “Paesi Sviluppati” verso nuove aree come l’est asiatico
o il sud america in cui è ancora (forse) possibile un futuro.
Anche il “microcosmo” umbro conosce dei nuovi percorsi umani, mai praticati, in cui la ricerca della felicità
compie il tragitto NORD-SUD, difficile e ricco di incognite.
Fu così anche per Fan 75 che abbandonò le terre una volta etrusche e poi del cioccolato, per approdare
in quelle lande tra i Sabini e i Piceni oggi note solo per la produzione di acciaio.
Oggi quel ragazzo dal grande cuore biancorosso, brillante, e la cui edicola era diventata un punto di
ritrovo per tutti, connvive con la sua signora in quel di Sangemini, ma soprattutto con quella malinconia di
Perugia e del Perugia che lo accompagna in ogni momento.
Come tutte le mattine in cui deve addentare quel pastone scuro solidificato del panpepato, ripensando con
tristezza al rosa soffice della ciaramiqla…o come quando nella sua nuova edicola di via Gurio Dendado e gli
viene chiesto in continuazione e con un insopportabile tono cupo “Lu messaggeru”, a lui, abituato alla
voce stridula e quasi nasale del perugino che reclamava la sua Nazzioone..
E che dire delle domeniche dai suoceri a consumare la sua dose (che aumenta poi esponenzialmente co gli
anni) di Picchiarelli e Ciriole all'aju oju e pommodoru…ah..cazzo…quant’era bona la pasta al forno e l
polletto arosto de la domenica..e gli gnocchi…pu noi a Casanove ce facemme anche la sagra…e qui il cuore
quasi spezza…LA SAGRA.. la nostra sagra che oggi è diventata la loro sagra, perché tu..tu no..tu adesso
magni i cirielli…
Ma la certificazione del dramma umano che è propria di ogni migrante, cioè la perdita progressiva del
proprio patrimonio identitario, fu quella volta in cui con i nipotini e cuginetti della moglie, vestiti de tutto
punto con la maglia rossoverde, tè toccò saltellare insieme a loro “chi non zalda beruggino è….”
Questa storia può continuare o interrompersi…
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