Quella contro la Sambenedettese, sebbene il periodo di crisi attraversato dai marchigiani, l'avevamo preannunciata come una partita da prendere con le molle, e, purtroppo, avevamo ragione. Per carità, alla fine un pareggio, dopo cinque vittorie di fila, non sarebbe, di per sé, una tragedia, ma il Perugia, trovandosi nella situazione di dover ricorrere, non può permettersi il lusso di perdere terreno. Quelli contro la banda di Montero sono, pertanto, due punti buttati; troppo ghiotta era, infatti, l'occasione di agguantare, seppur per una notte, la capolista Padova, metterle pressione in vista della sfida di domenica pomeriggio e candidarsi, a pieno titolo, alla vittoria finale. Ma quest'oggi i Grifoni, reduci dal trionfo sul Modena di appena tre giorni fa, avevano, evidentemente, le polveri un po' bagnate e per la Samb, che, comunque, annovera tra le proprie file individualità importanti, è stato addirittura facile portare via il punticino. Certo, va detto che la formazione di Caserta, presentatasi all'appuntamento con alcune variazioni (il ritorno nella difesa a quattro di Rosi e Negro, di Sounas e Di Noia a centrocampo e di Murano come riferimento in attacco), ha avuto come attenuante che dopo una ventina di minuti i due della difesa sono dovuti uscire per infortunio, costringendo a un doppio cambio forzato che, unitamente a quello di Elia nella ripresa, ha, senz'altro, condizionato i piani. Nonostante ciò, il Perugia, riuscito ad andare in vantaggio ancora con l'ex Potenza, ha avuto il demerito di incassare, una manciata di secondi dopo, il gol del pareggio per un ovvio errore di valutazione di Fulignati, rimanendo imbrigliato nella rete intessuta dagli avversari. Contro la disposizione tattica dei Rossoblu, in nove dietro la linea della palla e capaci di pressare quasi a tutto campo, addirittura costruendo gabbie su Falzerano ed Elia, il Perugia avrebbe dovuto far valere le proprie maggiori qualità. Ma si sa, con il senno del poi, è facile sostenere una tesi rispetto ad un'altra, tanto più che se il trio di attacco che nella ripresa, a un certo punto, era contemporaneamente in campo, avesse fruttato la rete del sorpasso, avremmo parlato di scelta azzeccata. Ma nè Melchiorri, nè Vano e nè Bianchimano, lasciati, nella ripresa, in area a tentare il tutto per tutto sono riusciti a trovare il giusto pertugio; anzi, alla fine è solo questione di centimetri se in un capovolgimento di fronte non ci sia scappata, addirittura, la più classica delle beffe. Insomma, come dichiarato dallo stesso tecnico calabrese, un pareggio da incartare e riportare a casa con rammarico, consapevoli di aver sciupato una chance, forse, irripetibile, ma che, in ogni caso, specie in un tour de force come quello che in questo mese attende i Grifoni, ci può stare. Ora Padova, che, per il percorso dei Grifoni, avrà il sapore di una vero e proprio spareggio. Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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