CESENA PERUGIA 14.04.1985 CAMPIONATO DI SERIE B
Ci sono trasferte che non puoi certo dimenticare, questa di Cesena fu la più numerosa di quel campionato, anche se poi uscimmo delusi dal “Manuzzi”.
Il Sabato precedente, per me era stato un giorno particolare, mio fratello era convolato a nozze, di conseguenza, il mio stato di salute era alquanto compromesso da quanto mangiato (e bevuto) il giorno prima al banchetto nuziale.
Ci ritroviamo al Minibar come di solito, il gruppo (I Panthers) è sempre lo stesso, ci incamminiamo verso Piazzale Europa, (quando ancora il parcheggio non esisteva) e la “Casina delle Rose” era aperta per fare colazione.
Saliamo sull’autobus, misto come si faceva una volta, il gruppo dei Panthers, i ragazzi del Ponte (grosso, modo quelli che giocavano con l’allora Arci Uisp Ponte San Giovanni).
Si parte verso Cesena, prendendo la E45 a Ponte San Giovanni. Non ricordo bene, ma mi sembra che ancora, il tratto di superstrada che fiancheggiava le curve del Verghereto non esisteva, quindi a Bagni di Romagna si usciva da una E7 (SS E45) solo a tratti per 4 corsie, per affrontare una ventina di km di curve, era la famosa “prova di stomaco”, con sosta poi ad uno dei barretti lungo la strada. L’arrivo a Cesena fu intorno alle 11,30, scendemmo dall’autobus e per ammazzare il tempo andammo a fare un giro li a ridosso dello stadio, improvvisammo un corteo con tanto di striscione Panthers davanti. Questo giro, durato una mezz’oretta, prevedeva la zona a ridosso dello stadio, per poi tornare al nostro settore, ancora il “Manuzzi” era tutto aperto, nessuna divisone fra un settore e l’altro. Finito il giro, ognuno libero di fare ciò che voleva, eravamo giovani e spesso non sapevamo cosa fosse la sfacciataggine, tanto da urlare, dalla strada, alle gente che magari vedevi in finestra. Così ecco due signori, moglie e marito, che stavano consumando un caffè in terrazza, io ed il Fanino urlammo “caxxxx potete anche offrircene uno”… la signora, con un sorriso fra il sorpreso ed il contento “ragazzi prego, venite su che ve lo offriamo volentieri”. Questa la parte tranquilla della trasferta, poi ci sono le voci metropolitane (metà vere e metà inventate dagli amici dei protagonisti) che narrano anche di tale Peppoloni da Prepo, che, in preda ai fumi dell’alcool, trovò un Ciao senza bloccasterzo che prese in prestito per fare un giretto li intorno allo stadio. Leggenda narra che in sella a questo Ciao, abbia fatto irruzione in una Chiesa, durante la Santa Messa delle 11,30 e che il parroco, sentendo il rumore continuo del clacson, abbia interrotto la celebrazione e sia andato in Sacrestia, uscendo poi con una colomba pasquale che donò al Peppoloni, accompagnata dalla frase “fratello vai in pace”.
5000, eravamo 5000 in quel settore costruito con i tubi “innocenti”, ancora mi ricordo le tavole in legno dove poter battere i piedi. Entriamo, poi, all’interno del campo, eravamo i padroni dello stadio, nella curva cesenate no più di 500 tifosi, facciamo il giro del campo con bandiere e sciarpe, e, quando arriviamo dalla parte opposta, alcuni cesenati entrano in campo chiedendoci di scambiare le sciarpe e di poter fare un giro assieme a noi. Gemellaggio? A ripensarci bene forse no, però nessuno si oppose a questo giro, lo facemmo, tutti insieme, alcune persone scambiarono le sciarpe, a me ne diedero una dei Weisschwarzbrigaden che rivendetti poi negli anni 90 ad un collezionista. Nel mezzo della curva bianconera, rimase una sciarpa Panthers, un pezzo dei 10 che facemmo all’epoca e che oggi, nel collezionismo, è valutata a cifre con due zeri.
La partita, di quelle che rimangono nella storia. La classifica prima della gara vedeva il Pisa a quota 38 punti, di seguito Perugia e Lecce a 37, ma il Pisa aveva la trasferta di Taranto, questo, a caccia di punti salvezza, il Cesena navigava a metà classifica e la gara sembrava più abbordabile, soprattutto per il divario di supporters allo stadio che avrebbero sostenuto la squadra. Il Lecce sapevamo che avrebbe avuto vita facile in casa con il Pescara.
Tutto nel secondo tempo, dopo un primo tempo concluso in parità.
La “doccia fredda” dopo 4 minuti con il gol , al 49° di Agostini, passano 7 minuti e Allievi pareggia (al 56°) per il Perugia, l’apoteosi al 70° quando “Gibo” Gibellini, porta in vantaggio i biancorossi… Esultanza, barutoli sui gradoni della curva, una gioia indescrivibile, il Perugia sta vincendo, e, mentre ancora esultiamo, ecco il gol a freddo di Angelini (al 71). Dalla gioia alle lacrime il passo è breve, il Perugia ci proverà in tutte le maniere a vincere quella partita ma niente da fare. Risultato finale di 2 a 2 con il Pisa “corsaro” a Taranto per 2 a 1 ed il Lecce vittorioso per 2 a 0 in casa contro il Lecce.
Il tabellino della partita.
Arbitro il signor Pierluigi Magni di Bergamo
Perugia: Pazzagli, Secondini, Benedetti, Allievi, Brunetti, Gozzoli, Novellino, Graziani, Gibellini, De Stefanis, Brondi
In panchina Rosin, Nofri, Amenta, Gazzani, Massi
Allenatore Aldo Agroppi
Cesena: Dadina, Cuttone, Ceccarelli, Sala, Cravero, Cotroneo, Agostini, Sanguin, Barozzi, Angelini, Cozzella
In panchina Dall’olio, Gabriele, Genzano, Leoni, Russo
Allenatore Adriano Buffoni
Per Perugia2005News Roberto Settonce
Nella foto i 5000 di Cesena
Foto ©7oz. Photo Agency – Riproduzione vietata

ecco di seguito il link per guardare la fotogallery nel sito www.ilmuseodelperugia.it
http://www.settoncephotoagency.com/archiviopg2.cfm?serv=3347

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