Il Grifo stravince la sfida contro il Brescia, quella che Fabrizio Castori aveva definito un po' uno spartiacque, e si tira fuori, per la prima volta, dalle sabbie mobili in cui era relegato, praticamente, dall'inizio del torneo. Bene fa il tecnico marchigiano a smorzare quei facili entusiasmi che, è innegabile, si riaccendono quando la strada imboccata sia quella giusta e può portare a fare sogni che, almeno per ora, è giusto che rimangano tali. Ma è lecito rendersi consapevoli che il Perugia di oggi è una macchina quasi perfetta, da guerra, verrebbe da dire, proprio per l'impeto con cui affronta i propri avversari e li aggredisce in ogni centimetro del rettangolo verde. Una dote che ha messo sempre più in mostra dalla gara di Benevento in poi, fino ad arrivare a quella di ieri, contro un Brescia che, al cospetto dei Grifoni, è apparso piccolo piccolo. Sia chiaro, il Perugia è una squadra che rende la vita maledetta a chiunque, ma ora sa anche divertire, perché vederlo giocare in verticale senza inutili fronzoli, con una difesa sempre molto attenta e un centrocampo che, in pochi tocchi, sforna palloni sulle corsie laterali utili per gli attaccanti, è un piacere per gli occhi.
Ed ancora una volta, bisogna ammettere, ha ragione lui, il tecnico di San Severino Marche, anche quando i risultati non gli davano ragione, ma, ciò nonostante, aveva la percezione che gli allenamenti settimanali al limite dell'asfissia avrebbero presto pagato. Da uomo navigato qual è, sa, infatti, cosa possa rendere il suo modo di fare calcio, quando eseguito secondo i suoi dogmi. Certo, vanno menzionate la partenza ad handicap e le difficoltà nell'approccio iniziale, anche perché riconvertire l'ossatura di un organico, ai nastri di partenza, incompleto e rodato per un altro tipo di gioco, è stata impresa tutt'altro che semplice. D'altronde il processo di "castorizzazione" implica il togliersi gli abiti da passeggio e indossare quelli da lavoro, forgiando, nel contempo, una mentalità forte. Ritmo forsennato, intensità, applicazione certosina e aggressività che, poco a poco, hanno cominciato a trasformare, diciamolo francamente, una barca che era facile preda di qualsiasi onda, in una nave da combattimento pronta a tutto. Perché oggi il Perugia è, finalmente, questo, ed il trend di crescita evidenziato nelle ultime dodici gare ne è la più lampante testimonianza, un gruppo compatto che si muove come un corpo unico. Poi, è chiaro, possono verificarsi incidenti di percorso ed altri ce ne saranno, perché il campionato cadetto, non finiremo mai di ripeterlo, è un po' traditore, ti esalta allo stesso modo in cui ti toglie, perché l'equilibrio che regna è tale da non farti avere mai certezze assolute. Ma i Grifoni questo lo hanno capito ed affrontare un ostacolo alla volta, senza sporgersi troppo in avanti, si sta rivelando una carta vincente per ottimizzare al massimo gli ingranaggi di un gruppo che quando fa bene, e lo sta facendo con una certa continuità, sa rendere al massimo in ogni suo componente. Sembra retorico, ma, in effetti, le vittorie dei Biancorossi non sono mai frutto della prodezza del singolo, piuttosto vanno condivise, equamente, tra tutti gli elementi. Con delle eccellenze, Santoro, Lisi, Iannoni, Di Serio, ma si potrebbero fare, tranquillamente, i nomi di Rosi, inossidabile, di Angella, che ieri, dopo il gol, si è commosso sotto la Nord, di Kouan, tornato, finalmente, al gol e pronto a moltiplicarsi per quattro, oltre agli stessi Casasola e Bartolomei, che, se sono qui, un motivo ci sarà stato. Per non parlare, poi, dei nuovi arrivati come Capezzi, che ha già dato prova di essersi inserito nei meccanismi di gioco e dei giovani Ekong e Cancellieri che, di certo, hanno fretta di mettersi in mostra e, siamo sicuri, avranno la loro occasione per farlo, in quanto tutti funzionali al gioco di Mister Castori.
Ripetiamo, è impresa davvero ostica valutare chi sia stato veramente più bravo rispetto agli altri ed ora quello che più conta è dare continuità alle prestazioni, anche perché il percorso è ancora molto lungo e, calendario alla mano, offre a breve incontri tutti molto tirati e sentiti, a cominciare da quello di sabato ad Ascoli, per poi proseguire con il derby casalingo contro la Ternana ed, infine, il match di Pisa. Già queste tre partite molto diranno dovrà potrà arrivare questo Grifo. La parola d'ordine è vietato guardare più in là dell'impegno successivo e fare voli pindarici, ma è certo che il percorso intrapreso è, davvero, quello giusto per lottarsela fino all'ultimo. E se il carburante dovesse durare fino a maggio...


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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