Cominciano ad essere, francamente, troppi dieci punti dalla vetta della classifica, attualmente occupata dall'implacabile duo Cesena - Torres e, sebbene siamo ancora alla fine del mese di novembre, con un girone di andata ancora da completare ed uno di ritorno tutto da disputare, la sensazione è che, salvo miracoli o scossoni, il campionato del Perugia sia già, abbondantemente,
compromesso. È quello che devono aver pensato i pochi ed infreddoliti spettatori ieri presenti al "Curi", intervenuti ad assistere ad un incontro di calcio dai due volti. Nel primo tempo, diciamolo senza mezzi termini, il Perugia non ha affatto giocato bene, rimanendo come irrretito tra le maglie difensive di una Carrarese apparsa cliente assai scorbutico e difficile da affrontare sin da subito. Il gol del vantaggio dei Toscani, scaturito da una defaillance della retroguardia dei Grifoni, e quello fortunoso del pareggio del brasiliano Matos non sono, però, stati gli unici sussulti. Ad essere chiamata in causa, infatti, è l'operato del signor Ancora di Roma 1 che, in assenza della vituperata sala Var, è stata la dimostrazione di quanto la categoria in cui i Biancorossi sono precipitati sia, davvero, di basso profilo. Un gol regolare annullato per fuorigioco a Kouan ed un probabile tocco di mano in area della Carrarese che non saranno gli unici episodi che avrebbero potuto dare una svolta ben diversa alla partita. Nel secondo tempo ci sarà una nuova fantasiosa interpretazione da parte del direttore di gara che ha deciso di annullare un gol a Seghetti che, anche ad occhio nudo, aveva dato la sensazione di essere perfettamente regolare.
Episodi che, a bocce ferme, possono sembrare alibi per arrampicarsi sugli specchi di un torneo in cui il Perugia di Baldini non ha, purtroppo, dato l'impressione di decollare. Ma che, in realtà, anche in un momento in cui tutto sembri girare storto, dopo aver lasciato punti a palate in campi in cui si sarebbe dovuto raccogliere il massimo della posta, avrebbero potuto fare la differenza e consentire alla squadra di prendere coraggio per proseguire un percorso che, ad oggi, appare in salita.
Peccato, perché, con l'ingresso di Ricci, il Perugia, non solo ha dato l'impressione di essere superiore alla Carrarese, ma che sia anche in grado di sviluppare calcio ed andare a segno senza avere un bomber da venti gol. Evidentemente anche la jella, oltre alla mira imprecisa e, come detto, all'insipienza di una classe arbitrale che, in assenza della tecnologia, mostra tutta la propria inadeguatezza, devono farci rimanere con i piedi assolutamente a terra.
Il futuro del cammino dei Grifoni rimane, in ogni caso, piuttosto nebuloso e, al di là di quello che succederà nella prossima suggestiva trasferta di Olbia, il ping pong di responsabilità nella settimana appena trascorsa non lascia presagire nulla di buono. Entro la fine della stagione, specie se le cose non dovessero andare per il verso giusto, l'inizio di un nuovo ciclo sarà, dunque, un opzione non più rimandabile per restituire un minimo di entusiasmo ad una piazza che, davvero, sta raschiando il fondo del barile.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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