Questo quanto dichiarato dal tecnico Formisano e dal laterale biancorosso al termine della brutta sconfitta maturata sul campo della Vis Pesaro. A cominciare è il tecnico partenopeo:" È una sconfitta che fa male, perché senz'anima e non si è combattuto. Non è una questione tecnico - tattica, ci siamo fatti sovrastare nelle motivazioni. Oggi contava guardare solo al nostro campo e ai nostri obiettivi, dovevamo pensare a continuare a crescere, come stasera ha fatto la Vis Pesaro. Non bisognava accettare una partita brutta e sporca, in cui equilibrio e compattezza non c'hanno premiato. Avremmo dovuto metterci cuore e volontà, poi le giocate vengono di conseguenza. Similitudini con le altre sconfitte? Quella di Chiavari, ma ci metto dentro anche le altre per uno a zero e questa è la quarta che perdiamo con questo tipo di punteggio. Il valore dell'avversario è dato dal momento in cui lo affronti, non dalla carta e oggi il valore della Vis Pesaro c'era ed era dato dalla motivazione. Loro hanno, infatti, dimostrato un'identità e una cattiveria ed è lì che abbiamo perso la partita. Il calcio è un gioco che si sviluppa in campo per una piccola percentuale, tutto il resto è cuore e testa. E quando mancano queste componenti, basta una palla inattiva per farti perdere la gara. Il primo tiro in porta nel recupero? Quello è una diretta conseguenza del non essere riusciti a trovare quel qualcosa in più che ti dà il campo. E mi ci metto dentro anche io. Noi dobbiamo affacciarci ai playoff con la bava alla bocca di chi sa che nessuno gli regalerà niente. Questo lo abbiamo capito a Vercelli giocando sessantacinque minuti in dieci, lo abbiamo capito a Sassari con un rigore mezzo e mezzo, lo abbiamo capito a Carrara al novantesimo, lo abbiamo capito su una palla inattiva, laterale con un giocatore loro e quattro nostri. La palla deve scoppiare e la devi difendere con la vita come ha fatto la Vis Pesaro negli ultimi dieci minuti con otto giocatori dietro la linea della stessa. Cosi si portano a casa le partite. Quali le insidie delle ultime due gare? Noi dobbiamo assolutamente lottare per fare più punti possibili per migliorare il nostro piazzamento ai playoff, ma senza fame e motivazioni, come abbiamo dimostrato di avere a Gubbio, in cui abbiamo difeso il risultato con le unghie e con i denti, non andiamo da nessuna parte. Ricci? Lui viene da una buonissima prestazione contro l'Olbia;Il suo mancato impiego è una scelta dettata da quel determinato momento del match.
Ora, in vista del derby contro l'Arezzo, la squadra dovrà chiedersi cosa sia disposta a dare per questa maglia contro un avversario più blasonato della Vis Pesaro. Ai playoff dovremmo dare il trecento per cento, altrimenti non le porti a casa. Le difficoltà contro squadre che si chiudono? Le palesiamo quando non diamo tutto. Stasera dobbiamo assumerci la responsabilità di non aver fatto abbastanza. Se ripartiamo da questa concezione con cattiveria e fame noi da qui alla fine possiamo fare tanto e bene. In caso contrario si può perdere contro chiunque".

Poi è la volta di Francesco Mezzoni, sicuramente uno dei pochi a salvarsi:"Siamo tanto arrabbiati, questa partita ci lascia tanto amaro in bocca perché osservo quanta dedizione mettiamo ogni giorno in allenamento e vederci sfumare un obiettivo su un calcio piazzato dispiace davvero tanto. Cosa è mancato? La squadra è restata sul pezzo per novanta minuti, loro hanno sbloccato su calcio piazzato. Purtroppo è mancato arrivare li davanti ed essere più cattivi. Il rischio demotivazione nei prossimi impegni? Domenica incontreremo una squadra che all'andata ci aveva messo in difficoltà, li affronteremo come se fosse l'ultima e faremo di tutto per portare a casa i tre punti. Dovremo cercare di continuare a lavorare sui dettagli, poi il mister saprà quali tasti toccare".


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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