Prosegue l'altalena del Perugia e, dopo il buon intermezzo di Sassari, in cui, comunque, si è perso, arriva un misero pareggino sul campo del Legnago Salus, fanalino di coda. Che sarebbe stata una gara non facile lo si sapeva, d'altronde la squadra di casa se l'è, praticamente, giocate alla pari con tutte, ma oggi anche il più pessimista avrebbe puntato su una vittoria, pur continuando a storcere la bocca. E ad un certo punto la Dea Bendata stava strizzando l'occhio ai Grifoni; infatti, dopo un primo tempo davvero brutto, giocato a ritmo lento, compassato ed una rete subita con un tiro da lontano valutato, ancora una volta, male da Gemello, nella ripresa il Perugia riesce a ribaltarla in meno di cinque minuti. A salire in cattedra è l'islandese Pallsson, finora ai margini ed autore, dapprima, di un calcio di punizione, a seguito del quale, dopo una ribattuta miracolosa del portiere avversario, è lesto Montevago (quinto gol stagionale) a ribadire in porta, e successivamente, abile a calciare un corner ben tagliato, dal quale scaturisce il raddoppio di Sylla.
Ora, se è vero che il senegalese, complice l'assenza del Var, abbia insaccato con un colpo pallavolistico come suoi illustri predecessori, non sta a noi fare moralismi. Tutti i giocatori, salvo qualche rara eccezione, pur di ottenere un vantaggio, provano a gabbare l'arbitro ed al Perugia, per una volta, stava girando bene. Ma poi, sul finale, la solita frittata che rovina tutto; un errore confezionato con la compartecipazione di più giocatori, uno che sbaglia il rinvio, due che si ritrovano la palla e non sanno cosa farci ed "il solito" Gemello, anche in questo caso, non certo una tigre nel difendere la propria area.
Ne scaturisce un gol di tacco da fermo che, da quel poco che si era innalzato, riporta il Perugia, immediatamente, a terra, mettendone in luce tutte le debolezze, inclusa l'inconcludenza dei veterani, che, con la loro esperienza, dovrebbero, piuttosto, prendere in mano la squadra e provare ad inventare qualcosa. Invece gli errori, di partita in partita, si ripetono senza soluzione di continuità e non si intravede il verso, quanto meno, per evitare quelli gravi. Ce n'era uno, fino ad un paio di gare fa (Angella), che sarebbe servito come il pane, ma che si è, di nuovo, fatto male e, salvo miracoli, mancherà nella madre di tutte le partite, il derby di domenica contro la Ternana, attuale seconda in classifica ed in stato di grazia.
I tifosi a fine gara hanno chiesto alla squadra di prepararsi al meglio, ma sono consapevoli dei misteriosi limiti che affliggono una rosa, che, se avesse avuto tutti i suoi effettivi schierabili, tolta qualche eccezione, lo ripetiamo, non sarebbe stata inferiore a nessuna. Il carattere, la reazione anche oggi, in parte, si sono intravisti, ma è come se il gruppo sia stato risucchiato da quella spirale di mediocrità, da cui, salvo scossoni, sarà molto difficile uscire.
E la classifica, di giornata in giornata, rispecchia sempre più le difficoltà di un percorso che a tutto rischia di condurre fuorché alla rinascita che ci si attendeva con l'avvento della nuova Società.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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