Altro giro, altra corsa. Il Perugia, reduce dal viaggio a vuoto di Fermo, continua a vincere come nulla fosse e lo fa a suon di gol. Altre quattro segnature, due delle quali portano la firma di Salvatore Elia, oggi autentico mattatore della gare e la pratica Legnago viene archiviata con la facilità con cui si invia una mail, destinatazione Padova. Sì, perché, tra poco più di due settimane, all'"Euganeo" andrà in scena quello che, con ogni probabilità, sarà il match che deciderà chi sarà il maggior candidato alla promozione diretta. E il Grifo ha risposto presente con una gara che, fin al capolavoro del giovane scuola Atalanta, una sassata sotto all'incrocio, per la verità, sembrava bloccata, con i Biancorossi che rimanevano come imbrigliati nella ragnatela intessuta dal tecnico della squadra ospite. Poi è, improvvisamente, cambiato tutto, anche se è nel secondo tempo che i ragazzi di Caserta hanno dilagato, ancora con Elia, abile a trafiggere il portiere, approfittando di uno svarione degno di "Mai dire gol"della difesa veneta, successivamente con Bianchimano, infine con Melchiorri su rigore. Che, nell'occasione, si è tolto la maglietta e, ammonito, salterà la gara di Pesaro, probabilmente per giocare, senza eccessivi patemi, le prossime delicate sfide di avvicinamento al big match. Troppo importante il "Cigno di Treia" per incrementare il tasso tecnico di un attacco che, in questo momento, funziona già bene a prescindere dagli interpreti impiegati. Falzerano, Elia, Minesso, Bianchimano, come cadi, cadi bene. Il Perugia, a detta anche del suo tecnico, è cresciuto molto a livello di mentalità, anche se ha ancora ampi margini di miglioramento, ma la sensazione è che, giornata dopo giornata, stia acquisendo sempre più consapevolezza nei propri notevoli mezzi. Che sappia, insomma, il fatto suo; una volta prese le misure di chi si ha di fronte, é, infatti, confortante la relativa facilità da parte di Burrai e compagni nel gestire il risultato, una notevole dimostrazione di forza che fa ben sperare in vista di un mese di marzo che sarà, a dir poco, pazzesco. Rimangono sette i punti che separano dalla squadra di Mandorlini che, come un rullo, prosegue la propria corsa, ma il destino è tutto nelle mani dei Grifoni, che saranno chiamati a capitalizzare al massimo le due gare da recuperare. Se si saprà, dunque, mantenere il giusto grado di tensione psicologica e condizione fisica, nulla è precluso, sperando, perché no, anche nella buona sorte, a partire dal prossimo impegno di Pesaro, concomitante allo scontro che vedrà opposte proprio le due "fuggiasche" Sudtirol e Padova. Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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