Finisce come era, purtroppo, previsto, senza miracoli. Il Perugia, pur vincendo grazie alla beffarda rete di Sylla allo scadere, forse la più inutile degli ultimi decenni di storia biancorossa, esce dai play off. E c''è, come ovvio, di cui rammaricarsi, anche perché, dopo la rete annullata alla Carrarese e quella del vantaggio di Lisi, i Grifoni avevano avuto l'opportunità di poter far girare la gara a proprio favore. Poi l'erroraccio di Kouan, probabilmente alla sua ultima apparizione con la maglia del Perugia, ha vanificato tutto sul nascere ed anticipato i titoli di coda di un campionato che non può non definirsi deludente. Questione di dettagli, di episodi che vanno saputi cogliere al volo, la perfetta sintesi, come si dirà nel dopo partita, di quello che è stato il percorso dei Grifoni di quest'anno. Un torneo che, visto il livello non eccelso delle contendenti era lì, a portata di mano, Cesena a parte. Ma lo si sa, per avere successo è necessario, in primis, che tutte le componenti del puzzle siano in sintonia, ognuna con i propri ruoli, cosa che, ormai, a Perugia non è più così da anni, con un ambiente disilluso a furia di ingoiare bocconi amari ed una Società, ufficialmente in vendita, ma che, al momento, sembrerebbe pronta a ripartire. La sensazione è che si sia giunti a quel famoso bivio esistenziale, passare, cioè, la mano e consentire a chi verrà (il gruppo di Sciurpa o altri potenziali fondi) di rilanciare con un nuovo progetto, fatto di nuovi attori e, auspicabilmente, nuove prospettive, oppure, in caso contrario, per Perugia e i suoi tifosi potrebbero aprirsi anni piuttosto duri ed austeri. La rosa della squadra sarebbe, infatti, destinata ad una "sgrossatura", sopratutto per quanto riguarda i cosiddetti veterani. Largo ai giovani, magari anche ai giovanissimi ed a nuovi innesti con la vendita degli elementi che avranno più mercato, ma, essenzialmente, nel segno della sostenibilità economica, più che della crescita tecnica, perché la Lega Pro è spietata e non guarda in faccia a nessuno. Non per spezzare mezza lancia, ma vedere, ieri, arrivare allo stadio i giocatori della Carrarese (migliore terza) a piedi ed alla spicciolata, un po' come ebbi modo di osservare qualche mese fa quelli della Torres,qualcuno con lo scooter, rende chiara l'idea di quanto, in questa categoria, le vacche siano magre per tutti. Saranno gjorni di riflessioni e, poi, di decisioni, ha affermato ieri sera il Ds del Perugia, che, a breve, dovrà parlare con il Presidente Santopadre ed, eventualmente, definire il da farsi insieme a Mister Formisano. Il tecnico, fresco di rinnovo, in questi cinque mesi ha fatto il possibile con il materiale di cui disponeva. Aveva cominciato bene, nonostante fosse alla sua prima esperienza in prima squadra, poi qualche inevitabile errore, non per demeriti del tutto suoi e la macchina di cui era alla guida ha cominciato a perdere colpi proprio sul più bello. Certo, anche il rapporto con la piazza non è dei più idilliaci e questo é solo uno dei tanti aspetti che preoccupano una tifoseria che non ha più pazienza ed è, giustamente, in ansia per un futuro che è già cominciato, ma senza conoscerne sviluppi certi. Una questione non propriamente di dettaglio.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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