Alla fine l'obiettivo principale che la Società si era posta, ovvero la cessione di tutti gli elementi che a dicembre erano stati messi fuori dal progetto (Sylla, Viti, Morichelli, Bacchin, Squarzoni, Ricci, cui vanno ad aggiungersi Palsson e Souaré), è andato a buon fine.
A saltare sono stati, invece, i trasferimenti di Bartolomei e Seghetti, per i quali erano state fatte valutazioni diverse. Per quanto riguarda il primo in relazione all'ingaggio, al rapporto età rendimento ed al fatto che una sua partenza avrebbe liberato un ulteriore posto nella lista pro; per il secondo, che non aveva accettato il rinnovo del contratto, c'era un discorso avanzato con lo Spezia, ma il cambio di proprietà dei Liguri ha, di fatto, mandato tutto all'aria. Una loro cessione avrebbe consentito di poter investire in qualcuno che avrebbe potuto far fare il salto di qualità, specie in prospettiva, ma il discorso, probabilmente, sarà solo rimandato di qualche mese.
In mediana si proseguirà, dunque con Giunti, Torrasi Bartolomei e Broh (ancora da verificare) , che hanno, fin qui, sofferto le pene dell'inferno in un ruolo che, in relazione al modulo, non si addice alle loro caratteristiche; l'arrivo del baby "Joselito", ad oggi, è una scommessa, essendo privo di esperienza in prima squadra. In attacco non è arrivata la punta centrale alternativa a Montevago, con il solo Marconi che, al momento, non ha messo in mostra particolari abilità. Il ritorno di Seghetti, al di là dei vari Di Maggio (che non è del Perugia e starà fermo per almeno un mese), Lisi e Matos, potrebbe, sicuramente, fornire, soluzioni alternative, ma servirà verificarne il grado di motivazione, che, attualmente, potrebbe essere un po' come quello di chi aveva sognato l'amore e si ritrovi, invece, un calesse. Il giocatore dovrà ancora crescere molto, guai fisici permettendo. C'è l'innesto di Kanoute, ma si tratta di un altro elemento che agirà da punta esterna o, al massimo, da seconda punta. Nel reparto arretrato, infine, con il solo arrivo di Yabre, al momento indisponibile, si è puntato tutto sul recupero degli infortunati Angella, Lewis, Mezzoni e Riccardi, ma anche in questo caso andranno fatte delle valutazioni in relazione ai giocatori di proprietà e, soprattutto, alla loro età, nonché allo stato di salute, purtroppo, precario. Specie in riferimento a quelli di maggior carisma.
Alla fine del torneo mancano tredici gare, nelle quali il Perugia dovrà, innanzitutto salvarsi senza affanni, verificando, nel contempo la possibilità di raggiungere una posizione play off per cui valga la pena spendersi. La classifica, tra la settima e la tredicesima posizione (quella oggi occupata dai Grifoni in coabitazione con il Carpi) consente di nutrire, in linea teorica, qualche speranza, ma senza fare troppi voli pindarici, viste e considerate le difficoltà che presentano gli spareggi finali.
Mister Zauli, persona competente e preparata, ha, anche per evidenti ragioni legate al contratto, interesse a raggiungere l'ultimo piazzamento utile. Ma anche in questo caso, occorrerà che la Società faccia le giuste valutazioni per verificare, in funzione delle idee tattiche del tecnico, come impostare il prossimo campionato. È logico che, disponendo di un complessivo parco giocatori che, con un anno di esperienza in più, rappresentano una buona base per ripartire, ci si possa aspettare di lavorare per migliorarlo e tentare, così, l'assalto alla B.
È quello che si attende la piazza, anche alla luce delle parole pronunciate dal Presidente Faroni e, successivamente, del Direttore Meluso, dal giorno del loro insediamento. Si sta facendo molto in termini di risanamento economico finanziario e, in collaborazione con il Comune di Perugia, di rifacimento delle strutture (che, raggiungerà il proprio culmine quando si procederà al restyling completo del "Curi"), ma i tifosi biancorossi attendono con pazienza i risultati sul campo. Che è la vera ed autentica cartina tornasole... e da qui non si può sfuggire.



Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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