Il Perugia domani si troverà di fronte un Carpi arrabbiato. Sandro Pochesci, ex allenatore della Ternana, ci terrebbe a fare lo sgambetto all'attuale capolista del girone, ed in più la sconfitta nel derby di Modena, arrivata anche per mano di alcuni episodi contestati, grida vendetta. Non ci si può fermare però: il match del Cabassi, se affrontato con la giusta mentalità, potrebbe regalare al Grifone il primato solitario. A far crescere l'ottimismo ci sono i rientri di Burrai e quello probabile di Elia, che però potrebbe andare al massimo in panchina. Fabio Caserta ha parlato ai cronisti al termine della rifinitura di stamani.

GUARDARE AL FUTURO

"Onestamente non ci penso più al Padova, un capitolo oramai chiuso. Conta quello che dovremo fare domani. Quella di Carpi sarà di certo la partita più difficile, in cui ci sarà da battagliare".

LA GIUSTA MENTALITA'

"Non c'è una ricetta che risolve i problemi. Arrivati alla decima partita non possiamo pensare di aver fatto tutto. Capisco che per un calciatore non è facile ragionare così, ma bisogna pensare quanto c'è da fare, anche nel corso della partita stessa. Servirà agire, affronteremo una squadra molto aggressiva e dovremo avere umiltà".

LA SITUAZIONE DOPO 10 PARTITE

"Qualche giocatore sta recuperando, sia dagli infortuni che dal Covid. Domani valuterò chi far giocare. Stiamo crescendo partita dopo partita, ma ci sono margini di crescita ancora elevati. Non dobbiamo sbagliare l'approccio, ma continuare a lottare. Il risultato è sempre una conseguenza, ma l'atteggiamento non deve mai mancare".

ELIA E BURRAI

"Elia è in buone condizioni, vedremo se portarlo, Covid permettendo. Burrai non è ancora quello dell'inizio del campionato, ma fa parte della squadra. Si è allenato e sta bene, vedremo se farlo giocare o aspettare ancora".

IL PROSSIMO STEP

"La crescita sia del singolo che della squadra sotto tutti gli aspetti. Ci sono ancora alcuni errori individuali e collettivi ma è normale. Ma non bisogna fermarsi, c'è sempre modo di migliorarsi".

I TIFOSI GONGOLANO

"Lo striscione? Per un allenatore è sicuramente motivo d'orgoglio. Significa che il lavoro è stato apprezzato, ma il merito è della squadra, che dà sempre l'anima. So quanto i tifosi ci tengano, noi vogliamo dare loro qualcosa che si era un po' perso negli ultimi anni. Possiamo riuscirci solo con lavoro e risultati".

ATTACCO

"Non è sempre bene avere un attaccante da venti gol, ma è meglio avere tanti giocatori che possano trovare la via della rete".

COSA PUO' MANCARE

"Bisogna non accontentarsi e continuare a lavorare, oltre che avere il rispetto dei ruoli o delle regole. I ragazzi lo stanno facendo".

CASERTA CHE CALCIA LE PUNIZIONI CON I GIOCATORI

"A me piace essere parte del gruppo, non essere la figura dell'allenatore distaccato. Durante gli allenamenti non voglio che si rida o scherzi e divento quasi insopportabile in questo, ma a fine seduta mi piace anche provocare i miei ragazzi con queste sfide".

CHE PARTITA SARA'

"Difficilissima, il Carpi aggredisce dal primo al 90' in tutte le zone del campo. Dovremo essere bravi a lottare su ogni pallone senza farci trovare impreparati. In più il campo non sarà agevole". 

Per Perugia2005news Enrico Fanelli

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